Per consentire un ip ad usare il nostro SMTP, bisogna aggiungere l'ip del pool di nat allo spam control rule su Webmin:
description: nome da assegnare
mail source: network + IP
match against: Connection information
Action: Allow relayng
Appunti e articoli tecnici per tecnici, system administrator, sistemisti in ambienti Linux e Microsoft.
martedì 21 dicembre 2010
Spam Control su Webmin permettere ip a mandare mail
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Webmin
venerdì 10 dicembre 2010
Installare Apache2 su Debian Lenny
n questo articolo effettueremo un’installazione passo-passo del web server apache2, integreremo il php come modulo ed infine installeremo proftpd per poter aggiornare il nostro sito via ftp.
-Installazione di apache2 e php
Ecco i primi comandi da eseguire
Eseguendo “ps ax” vedrete gia’ apache in esecuzione:
6163 ? Ss 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9227 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9228 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9229 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9230 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9231 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
La configurazione di default crea un sito con la document root in
/var/www/
inserire in /etc/apache2/apache2.conf questo prima della riga “# Include the virtual host configurations:” (verso la fine del file)
e riavviate il servizio
Se dopo il riavvio appare questo messaggio di errore:
To fix that problem, you need to edit the httpd.conf file. Open the terminal and type,
ServerName localhost
Save the file and exit from gEdit.
Finally restart the server.
Se dobbiamo ospitare un solo dominio, allora il lavoro e’ quasi terminato.
Pubblicando questo file
con questo contenuto
Avremo modo (accedendo con un browser web all’indirizzo www.tuosito.it/info.php) di visualizzare la configurazione del php installato.
Tutte le modifiche al php dovranno essere effettuate al file /etc/php5/apache2/php.ini e dovrete riavviare il server web (/etc/init.d/apache2 restart)
Virtualhost (più siti sullo stesso host)
Se invece desiderate ospitare piu’ di un sito allora dovrete create dei virtual host. Si possono creare di due tipi, ip based (quando ad ogni sito e’ riservato un proprio indirizzo ip) oppure name based (se sullo stesso indirizzo ip sono ospitati piu’ siti). In questo articolo vediamo come installare sullo stesso indirizzo ip piu’ di un sito. Cancelliamo la configurazione del sito di default:
creiamo le cartelle che dovranno contenere i dati del sito sito (dati web e file di log)
Generiamo un file index con un messaggio di benvenuto
accediamo nella cartella /etc/apache2/sites-available/ (qui sono contenuti i siti ospitati, anche quelli non abilitati)
cd /etc/apache2/sites-available/
creiamo il file associato al sito. chiamiamolo per esempio www.tuosito.it e scriviamo questo al suo interno:
N.B. cambiare il nome del virtualhost e correggere il percorso di riferitmento dei log e della document root adattandola al vostro sito.
Adesso abilitiamolo. I siti abilitati sono quelli presenti nella cartella /etc/apache2/sites-enabled/. Dato che abbiamo gia’ creato la nostra configurazione, per abilitare il sito bastera’ creare un link simbolito da sites-enabled verso sites-available. Si fa in questo modo:
Riavviare apache
-Installazione di apache2 e php
Ecco i primi comandi da eseguire
apt-get update
apt-get install apache2-mpm-prefork libapache2-mod-php5 php-pear php5-imagick php5-curl php5-gd php5-imap php5-mcrypt php5-mysql php5-xmlrpc php5-xsl
Eseguendo “ps ax” vedrete gia’ apache in esecuzione:
6163 ? Ss 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9227 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9228 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9229 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9230 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9231 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
La configurazione di default crea un sito con la document root in
/var/www/
inserire in /etc/apache2/apache2.conf questo prima della riga “# Include the virtual host configurations:” (verso la fine del file)
AddType application/x-httpd-php .php
e riavviate il servizio
/etc/init.d/apache2 restart
Se dopo il riavvio appare questo messaggio di errore:
* Restarting web server apache2 apache2: Could not reliably determine the server's fully qualified domain name, using 127.0.1.1 for ServerName
... waiting apache2: Could not reliably determine the server's fully qualified domain name, using 127.0.1.1 for ServerName
To fix that problem, you need to edit the httpd.conf file. Open the terminal and type,
sudo gedit /etc/apache2/httpd.confBy default httpd.conf file will be blank. Now, simply add the following line to the file.
ServerName localhost
Save the file and exit from gEdit.
Finally restart the server.
sudo /etc/init.d/apache2 restart
Se dobbiamo ospitare un solo dominio, allora il lavoro e’ quasi terminato.
Pubblicando questo file
/var/www/info.php
con questo contenuto
Avremo modo (accedendo con un browser web all’indirizzo www.tuosito.it/info.php) di visualizzare la configurazione del php installato.
Tutte le modifiche al php dovranno essere effettuate al file /etc/php5/apache2/php.ini e dovrete riavviare il server web (/etc/init.d/apache2 restart)
Virtualhost (più siti sullo stesso host)
Se invece desiderate ospitare piu’ di un sito allora dovrete create dei virtual host. Si possono creare di due tipi, ip based (quando ad ogni sito e’ riservato un proprio indirizzo ip) oppure name based (se sullo stesso indirizzo ip sono ospitati piu’ siti). In questo articolo vediamo come installare sullo stesso indirizzo ip piu’ di un sito. Cancelliamo la configurazione del sito di default:
rm -f /etc/apache2/sites-available/*
rm -f /etc/apache2/sites-enabled/*
creiamo le cartelle che dovranno contenere i dati del sito sito (dati web e file di log)
mkdir -p /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs
mkdir -p /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs
Generiamo un file index con un messaggio di benvenuto
echo “Il mio primo sito” > /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs/index.html
accediamo nella cartella /etc/apache2/sites-available/ (qui sono contenuti i siti ospitati, anche quelli non abilitati)
cd /etc/apache2/sites-available/
creiamo il file associato al sito. chiamiamolo per esempio www.tuosito.it e scriviamo questo al suo interno:
ServerName www.tuosito.it
ServerAdmin luca@tuosito.it
DocumentRoot /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs
ErrorLog /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs/error.log
LogLevel crit
CustomLog /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs/access.log combined
ServerSignature On
N.B. cambiare il nome del virtualhost e correggere il percorso di riferitmento dei log e della document root adattandola al vostro sito.
Adesso abilitiamolo. I siti abilitati sono quelli presenti nella cartella /etc/apache2/sites-enabled/. Dato che abbiamo gia’ creato la nostra configurazione, per abilitare il sito bastera’ creare un link simbolito da sites-enabled verso sites-available. Si fa in questo modo:
cd /etc/apache2/sites-enabled/
ln -s ../sites-available/www.tuosito.it
Riavviare apache
/etc/init.d/apache2 restart
Although I'm listed as a best-preference MX or a for that host
Another one that I don't have to fix often so I'll likely forget it.
Qmail error "Although I'm listed as a best-preference MX or a for that host, it isn't in my controls/locals file, so I don't treat it as local. (#5.4.6)"
It shows up in the log concatenated:
failure: Sorry._Although_I'm_listed_as_a_best-preference_MX_or_A_for_that_host,/it_isn't_in_my_cont
rol/locals_file,_so_I_don't_treat_it_as_local._(#5.4.6)/
Anyway, I fixed it, hopefully correctly, by placing the hostname in the /var/qmail/control/locals file and the /var/qmail/control/rcpthosts file and restarting qmail.
Restart qmail /etc/init.d/qmail restart
Qmail error "Although I'm listed as a best-preference MX or a for that host, it isn't in my controls/locals file, so I don't treat it as local. (#5.4.6)"
It shows up in the log concatenated:
failure: Sorry._Although_I'm_listed_as_a_best-preference_MX_or_A_for_that_host,/it_isn't_in_my_cont
rol/locals_file,_so_I_don't_treat_it_as_local._(#5.4.6)/
Anyway, I fixed it, hopefully correctly, by placing the hostname in the /var/qmail/control/locals file and the /var/qmail/control/rcpthosts file and restarting qmail.
Restart qmail /etc/init.d/qmail restart
giovedì 18 novembre 2010
Install Suhosin debian Lenny
I am quite surprised about it but not many people know Suhosin extension, particularly shared webhosts and even administrators of dedicated web servers. Suhosin is a well-known PHP extension made by Stefan Esser, PHP security researcher.
With any PHP software, you cannot protect yourself from unexperienced programmers, creating errors in applications that lead to most obvious security issues (unsecure include() on user input, unprotected mail forms, etc.).
We have been running Suhosin on all our servers with a great success and so far we didn't find any problems with Drupal and any other PHP software.
How does Suhosin work and what does it protects against? You can either install it as a PHP module or as a PHP patch and recompile yourself. The huge advantage of a standard module is that you don't have to recompile PHP itself and you might not loose any possible vendor support. With the patch, you get a bit more protection but you need to recompile PHP everytime there is a new PHP version (And without proper server administration, I bet you will forget and make things even worse).
Therefore I usually recommend installing Suhosin module as it's also in standard Debian/Ubuntu:
sudo apt-get install php5-suhosin
For Red Hat/CentOS, there are quite a few howtos on installing Suhosin (second option).
What does Suhosin protect against?
■The only stable and real PHP remote file include protection available - including php://input, etc. (very important)
■Protects against HTTP Response Splitting Vulnerabilities
■Protects against scripts manipulating the memory_limit
■Adds protection against newline attacks to mail() (very important)
■Filters ASCIIZ characters from user input
■Ignores GET, POST, COOKIE variables with the following names: GLOBALS, _COOKIE, _ENV, _FILES, _GET, _POST, _REQUEST, _SERVER, _SESSION, HTTP_COOKIE_VARS, HTTP_ENV_VARS, HTTP_GET_VARS, HTTP_POST_VARS, HTTP_POST_FILES, HTTP_RAW_POST_DATA, HTTP_SERVER_VARS, HTTP_SESSION_VARS
■Supports verification of uploaded files through an external script (want automatic antivirus checking of EVERY uploaded file? Done!)
■Allows disabling the preg_replace() /e modifier
■Allows disabling eval() and blacklist/whitelist of eval functions!
■And more and lot more and a lot much more.
Did I tell you that I consider shared webhosts running PHP without Suhosin as irresponsible?
Configuration
What about configuring Suhosin? The configuration file is either in /etc/php5/conf.d/suhosin.ini or integrated in php.ini, based on your Linux distribution. This is a config we use, together with explanation:
# Enable Suhosin.
extension=suhosin.so
# How many directory traversals are permitted? "../dir" is OK,
# "../../../../../dir" is not (5 times > 4).
suhosin.executor.include.max_traversal=4
# Disable /e in preg_replace which is usually used insecurely. Feel free to
# turn on at dedicated servers and slap everybody who uses /e.
suhosin.executor.disable_emodifier=Off
# Protect mail forms against spammer attacks (Effectively disables any headers
# injected from user input. Very important.
suhosin.mail.protect=2
# Upper limit for memory. When safe_mode is disabled, users can use ini_set to
# change their memory limit, with Suhosin up to this amount.
suhosin.memory_limit=256M
# What to do when Suhosin filters out something. 402 = 402 HTTP response.
# See Suhosin conf.
suhosin.filter.action=402
# Maximum limits for variables coming from COOKIE, POST and GET.
# These are reasonable values (based on experience).
suhosin.request.max_array_depth=4096
suhosin.request.max_array_index_length=2048
suhosin.request.max_name_length=2048
suhosin.request.max_value_length=650000
suhosin.request.max_vars=4096
suhosin.post.max_array_depth=8048
suhosin.post.max_array_index_length=1024
suhosin.post.max_name_length=2048
suhosin.post.max_totalname_length=8048
suhosin.post.max_vars=4096
# Maximum file uploads in a script.
suhosin.upload.max_uploads=100
# Newest thing we learned. Disable any include,curl,fpassthru,base64_encode,mail
# and others in eval(). This is Security by obscurity, however it works
# very well for shared hosts when an attacker is able to upload a bad
# script. Most of the current scripts use obfuscated code decoded from
# base64 and then eval()'ed. This stops them, until they learn something new.
suhosin.executor.eval.blacklist=include,include_once,require,require_once,
curl_init,fpassthru,file,base64_encode,base64_decode,mail,exec,system,proc_open,
leak,syslog,pfsockopen,shell_exec,ini_restore,symlink,stream_socket_server,
proc_nice,popen,proc_get_status,dl, pcntl_exec, pcntl_fork, pcntl_signal,
pcntl_waitpid, pcntl_wexitstatus, pcntl_wifexited, pcntl_wifsignaled,
pcntl_wifstopped, pcntl_wstopsig, pcntl_wtermsig, socket_accept,
socket_bind, socket_connect, socket_create, socket_create_listen,
socket_create_pair,link,register_shutdown_function,register_tick_function
# Feel free to turn on, disables eval() at all.
suhosin.executor.disable_eval=Off
# We don't use but feel free. Function whitelist!
# Anything that's not in this list will not be permitted!
suhosin.executor.func.whitelist=
# This is equivalent to disable_functions in php.ini.
suhosin.executor.func.blacklist=
# Log all actions into Syslog.
suhosin.log.syslog = S_ALL & ~S_SQL
# Check all file uploads using some script.
# The script must write "1" as a first line of standard output
# to allow the upload, anything else to disallow.
suhosin.upload.verification_script=/opt/check.sh
Based on my experience, Suhosin works very well, even together with PHP Xcache and Memcache.
See Hardened PHP for more configuration directives.
With any PHP software, you cannot protect yourself from unexperienced programmers, creating errors in applications that lead to most obvious security issues (unsecure include() on user input, unprotected mail forms, etc.).
We have been running Suhosin on all our servers with a great success and so far we didn't find any problems with Drupal and any other PHP software.
How does Suhosin work and what does it protects against? You can either install it as a PHP module or as a PHP patch and recompile yourself. The huge advantage of a standard module is that you don't have to recompile PHP itself and you might not loose any possible vendor support. With the patch, you get a bit more protection but you need to recompile PHP everytime there is a new PHP version (And without proper server administration, I bet you will forget and make things even worse).
Therefore I usually recommend installing Suhosin module as it's also in standard Debian/Ubuntu:
sudo apt-get install php5-suhosin
For Red Hat/CentOS, there are quite a few howtos on installing Suhosin (second option).
What does Suhosin protect against?
■The only stable and real PHP remote file include protection available - including php://input, etc. (very important)
■Protects against HTTP Response Splitting Vulnerabilities
■Protects against scripts manipulating the memory_limit
■Adds protection against newline attacks to mail() (very important)
■Filters ASCIIZ characters from user input
■Ignores GET, POST, COOKIE variables with the following names: GLOBALS, _COOKIE, _ENV, _FILES, _GET, _POST, _REQUEST, _SERVER, _SESSION, HTTP_COOKIE_VARS, HTTP_ENV_VARS, HTTP_GET_VARS, HTTP_POST_VARS, HTTP_POST_FILES, HTTP_RAW_POST_DATA, HTTP_SERVER_VARS, HTTP_SESSION_VARS
■Supports verification of uploaded files through an external script (want automatic antivirus checking of EVERY uploaded file? Done!)
■Allows disabling the preg_replace() /e modifier
■Allows disabling eval() and blacklist/whitelist of eval functions!
■And more and lot more and a lot much more.
Did I tell you that I consider shared webhosts running PHP without Suhosin as irresponsible?
Configuration
What about configuring Suhosin? The configuration file is either in /etc/php5/conf.d/suhosin.ini or integrated in php.ini, based on your Linux distribution. This is a config we use, together with explanation:
# Enable Suhosin.
extension=suhosin.so
# How many directory traversals are permitted? "../dir" is OK,
# "../../../../../dir" is not (5 times > 4).
suhosin.executor.include.max_traversal=4
# Disable /e in preg_replace which is usually used insecurely. Feel free to
# turn on at dedicated servers and slap everybody who uses /e.
suhosin.executor.disable_emodifier=Off
# Protect mail forms against spammer attacks (Effectively disables any headers
# injected from user input. Very important.
suhosin.mail.protect=2
# Upper limit for memory. When safe_mode is disabled, users can use ini_set to
# change their memory limit, with Suhosin up to this amount.
suhosin.memory_limit=256M
# What to do when Suhosin filters out something. 402 = 402 HTTP response.
# See Suhosin conf.
suhosin.filter.action=402
# Maximum limits for variables coming from COOKIE, POST and GET.
# These are reasonable values (based on experience).
suhosin.request.max_array_depth=4096
suhosin.request.max_array_index_length=2048
suhosin.request.max_name_length=2048
suhosin.request.max_value_length=650000
suhosin.request.max_vars=4096
suhosin.post.max_array_depth=8048
suhosin.post.max_array_index_length=1024
suhosin.post.max_name_length=2048
suhosin.post.max_totalname_length=8048
suhosin.post.max_vars=4096
# Maximum file uploads in a script.
suhosin.upload.max_uploads=100
# Newest thing we learned. Disable any include,curl,fpassthru,base64_encode,mail
# and others in eval(). This is Security by obscurity, however it works
# very well for shared hosts when an attacker is able to upload a bad
# script. Most of the current scripts use obfuscated code decoded from
# base64 and then eval()'ed. This stops them, until they learn something new.
suhosin.executor.eval.blacklist=include,include_once,require,require_once,
curl_init,fpassthru,file,base64_encode,base64_decode,mail,exec,system,proc_open,
leak,syslog,pfsockopen,shell_exec,ini_restore,symlink,stream_socket_server,
proc_nice,popen,proc_get_status,dl, pcntl_exec, pcntl_fork, pcntl_signal,
pcntl_waitpid, pcntl_wexitstatus, pcntl_wifexited, pcntl_wifsignaled,
pcntl_wifstopped, pcntl_wstopsig, pcntl_wtermsig, socket_accept,
socket_bind, socket_connect, socket_create, socket_create_listen,
socket_create_pair,link,register_shutdown_function,register_tick_function
# Feel free to turn on, disables eval() at all.
suhosin.executor.disable_eval=Off
# We don't use but feel free. Function whitelist!
# Anything that's not in this list will not be permitted!
suhosin.executor.func.whitelist=
# This is equivalent to disable_functions in php.ini.
suhosin.executor.func.blacklist=
# Log all actions into Syslog.
suhosin.log.syslog = S_ALL & ~S_SQL
# Check all file uploads using some script.
# The script must write "1" as a first line of standard output
# to allow the upload, anything else to disallow.
suhosin.upload.verification_script=/opt/check.sh
Based on my experience, Suhosin works very well, even together with PHP Xcache and Memcache.
See Hardened PHP for more configuration directives.
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martedì 16 novembre 2010
Configurazione VSFTP
Configurazione VsFtp
nano /etc/vsftpd.conf
configurazione base del vsftpd.conf:
----------------------------
anonymous_enable=NO
anon_upload_enable=NO
anon_mkdir_write_enable=NO
local_enable=YES
write_enable=YES
local_umask=022
dirmessage_enable=YES
xferlog_enable=YES
xferlog_file=/var/log/vsftpd.log
xferlog_std_format=YES
ascii_upload_enable=YES
ascii_download_enable=YES
ls_recurse_enable=NO
listen_port=21
connect_from_port_20=NO
listen=YES
background=YES
# definiamo una chroot() jail
chroot_local_user=YES
check_shell=NO
userlist_deny=NO
# definiamo una lista di utenti autorizzati
# nel file /etc/vsftpd.user_list
userlist_enable=YES
userlist_file=/etc/vsftpd.user_list
------------------------------------
CREAZIONE DEGLI UTENTI
Ripeto, visto che è fondamentale: ogni utente del server FTP è anche un utente del sistema linux!
Aggiungiamo adesso il primo utente linux (pippo), e creiamo cartella relativa sulla cartella ftp.
mkdir /var/ftp/pippo
useradd -d /var/ftp/pippo pippo
chown /var/ftp/pippo pippo
nano /etc/vsftpd.user_list
# file /etc/vsftpd.user_list
# Lista Utenti Autorizzati
pippo
pluto
topolino
Una volta configurato il server FTP, e testato in tutte le funzionalità, sarebbe bello e professionale aggiungere un messaggio iniziale di benvenuto.
Questo messaggio sarà contenuto in un semplice file di testo (/etc/welcome.banner).
Aggiungere al file /etc/vsftpd.conf le seguenti righe:
# Aggiunge un messaggio iniziale
banner_file=/etc/welcome.banner
Poi creare il file di puro testo (/etc/welcome.banner)
Benvenuti sul server FTP di Mario Rossi.
Inserisci i tuoi dati per l’autenticazione
Tutte le attivita sono monitorate.
Ti auguriamo un buon lavoro….
(o qualsiasi altra cosa vi venga in mente!)
e far ripartire il server:
/etc/init.d/vsftpd restart
nano /etc/vsftpd.conf
configurazione base del vsftpd.conf:
----------------------------
anonymous_enable=NO
anon_upload_enable=NO
anon_mkdir_write_enable=NO
local_enable=YES
write_enable=YES
local_umask=022
dirmessage_enable=YES
xferlog_enable=YES
xferlog_file=/var/log/vsftpd.log
xferlog_std_format=YES
ascii_upload_enable=YES
ascii_download_enable=YES
ls_recurse_enable=NO
listen_port=21
connect_from_port_20=NO
listen=YES
background=YES
# definiamo una chroot() jail
chroot_local_user=YES
check_shell=NO
userlist_deny=NO
# definiamo una lista di utenti autorizzati
# nel file /etc/vsftpd.user_list
userlist_enable=YES
userlist_file=/etc/vsftpd.user_list
------------------------------------
CREAZIONE DEGLI UTENTI
Ripeto, visto che è fondamentale: ogni utente del server FTP è anche un utente del sistema linux!
Aggiungiamo adesso il primo utente linux (pippo), e creiamo cartella relativa sulla cartella ftp.
mkdir /var/ftp/pippo
useradd -d /var/ftp/pippo pippo
chown /var/ftp/pippo pippo
nano /etc/vsftpd.user_list
# file /etc/vsftpd.user_list
# Lista Utenti Autorizzati
pippo
pluto
topolino
Una volta configurato il server FTP, e testato in tutte le funzionalità, sarebbe bello e professionale aggiungere un messaggio iniziale di benvenuto.
Questo messaggio sarà contenuto in un semplice file di testo (/etc/welcome.banner).
Aggiungere al file /etc/vsftpd.conf le seguenti righe:
# Aggiunge un messaggio iniziale
banner_file=/etc/welcome.banner
Poi creare il file di puro testo (/etc/welcome.banner)
Benvenuti sul server FTP di Mario Rossi.
Inserisci i tuoi dati per l’autenticazione
Tutte le attivita sono monitorate.
Ti auguriamo un buon lavoro….
(o qualsiasi altra cosa vi venga in mente!)
e far ripartire il server:
/etc/init.d/vsftpd restart
lunedì 15 novembre 2010
Installazione file BIN in Fedora
1
Open a Terminal by clicking "Applications," "System Tools" and "Terminal."
2
Navigate to the directory containing the .bin file in the Terminal with the "cd" command. For example, open the Downloads folder by typing "cd Downloads" into the Terminal and pressing "Enter."
3
Make the .bin file executable by typing "chmod +x" into the Terminal, pressing "Space," typing the name of the file and pressing "Enter." For example, make "File.bin" executable by typing "chmod +x File.bin" into the Terminal and pressing "Enter."
4
Become root by typing "su" into the Terminal, pressing "Enter," typing your root password when prompted and pressing "Enter." Installing a .bin file system-wide requires root access; some .bin file may install for a single user if you are not root.
5
Run the .bin file by typing "./" followed by the .bin file's name into the Terminal window and pressing "Enter." For example, run "File.bin" by typing "./File.bin" and pressing "Enter." The "./" at the start of the command tells the Terminal to look for the specified file in the current directory, and not in system directories containing Linux commands.
6
Complete the .bin file's installer by following the instructions on your screen. As with Windows software installers, each .bin file has its own interface.
Read more: How to Install a Bin File in Fedora | eHow.com http://www.ehow.com/how_6860652_install-bin-file-fedora.html#ixzz15NAiCojI
Open a Terminal by clicking "Applications," "System Tools" and "Terminal."
2
Navigate to the directory containing the .bin file in the Terminal with the "cd" command. For example, open the Downloads folder by typing "cd Downloads" into the Terminal and pressing "Enter."
3
Make the .bin file executable by typing "chmod +x" into the Terminal, pressing "Space," typing the name of the file and pressing "Enter." For example, make "File.bin" executable by typing "chmod +x File.bin" into the Terminal and pressing "Enter."
4
Become root by typing "su" into the Terminal, pressing "Enter," typing your root password when prompted and pressing "Enter." Installing a .bin file system-wide requires root access; some .bin file may install for a single user if you are not root.
5
Run the .bin file by typing "./" followed by the .bin file's name into the Terminal window and pressing "Enter." For example, run "File.bin" by typing "./File.bin" and pressing "Enter." The "./" at the start of the command tells the Terminal to look for the specified file in the current directory, and not in system directories containing Linux commands.
6
Complete the .bin file's installer by following the instructions on your screen. As with Windows software installers, each .bin file has its own interface.
Read more: How to Install a Bin File in Fedora | eHow.com http://www.ehow.com/how_6860652_install-bin-file-fedora.html#ixzz15NAiCojI
venerdì 5 novembre 2010
Installazione Apache2 Php5 Proftpd su Debian Lenny
In questo articolo effettueremo un’installazione passo-passo del web server apache2, integreremo il php come modulo ed infine installeremo proftpd per poter aggiornare il nostro sito via ftp.
-Installazione di apache2 e php
Ecco i primi comandi da eseguire
apt-get update
apt-get install apache2-mpm-prefork libapache2-mod-php5 php-pear php5-imagick php5-curl php5-gd php5-imap php5-mcrypt php5-mysql php5-xmlrpc php5-xsl
Eseguendo “ps ax” vedrete gia’ apache in esecuzione:
6163 ? Ss 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9227 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9228 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9229 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9230 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9231 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
La configurazione di default crea un sito con la document root in
/var/www/
inserire in /etc/apache2/apache2.conf questo prima della riga “# Include the virtual host configurations:” (verso la fine del file)
AddType application/x-httpd-php .php
e riavviate il servizio
/etc/init.d/apache2 restart
------------------------------------------------------
aslam@aslam:~$ sudo /etc/init.d/apache2 restart
* Restarting web server apache2 apache2: Could not reliably determine the server's fully qualified domain name, using 127.0.1.1 for ServerName
... waiting apache2: Could not reliably determine the server's fully qualified domain name, using 127.0.1.1 for ServerName
To fix that problem, you need to edit the httpd.conf file. Open the terminal and type,
sudo gedit /etc/apache2/httpd.conf
By default httpd.conf file will be blank. Now, simply add the following line to the file.
ServerName localhost
Save the file and exit from gEdit.
Finally restart the server.
sudo /etc/init.d/apache2 restart
------------------------------------
Se dobbiamo ospitare un solo dominio, allora il lavoro e’ quasi terminato.
Pubblicando questo file
/var/www/info.php
con questo contenuto
Avremo modo (accedendo con un browser web all’indirizzo www.tuosito.it/info.php) di visualizzare la configurazione del php installato.
Tutte le modifiche al php dovranno essere effettuate al file /etc/php5/apache2/php.ini e dovrete riavviare il server web (/etc/init.d/apache2 restart)
Potrete passare tranquillamente alla sezione relativa all’installazione di proftpd se questa configurazione e’ adatta all’utilizzo che intendete fare del server web. Se invece desiderate ospitare piu’ di un sito allora dovrete create dei virtual host. Si possono creare di due tipi, ip based (quando ad ogni sito e’ riservato un proprio indirizzo ip) oppure name based (se sullo stesso indirizzo ip sono ospitati piu’ siti). In questo articolo vediamo come installare sullo stesso indirizzo ip piu’ di un sito. Cancelliamo la configurazione del sito di default
rm -f /etc/apache2/sites-available/*
rm -f /etc/apache2/sites-enabled/*
creiamo le cartelle che dovranno contenere i dati del sito sito (dati web e file di log)
mkdir -p /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs
mkdir -p /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs
Generiamo un file index con un messaggio di benvenuto
echo “Il mio primo sito” > /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs/index.html
accediamo nella cartella /etc/apache2/sites-available/ (qui sono contenuti i siti ospitati, anche quelli non abilitati)
cd /etc/apache2/sites-available/
creiamo il file associato al sito. chiamiamolo per esempio www.tuosito.it e scriviamo questo al suo interno
ServerName www.tuosito.it
ServerAdmin luca@tuosito.it
DocumentRoot /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs
ErrorLog /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs/error.log
LogLevel crit
CustomLog /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs/access.log combined
ServerSignature On
N.B. cambiare il nome del virtualhost e correggere il percorso di riferitmento dei log e della document root adattandola al vostro sito.
Adesso abilitiamolo. I siti abilitati sono quelli presenti nella cartella /etc/apache2/sites-enabled/. Dato che abbiamo gia’ creato la nostra configurazione, per abilitare il sito bastera’ creare un link simbolito da sites-enabled verso sites-available. Si fa in questo modo:
cd /etc/apache2/sites-enabled/
ln -s ../sites-available/www.tuosito.it
Riavviare apache
/etc/init.d/apache2 restart
- Procediamo con l’installazione di proftpd
Anche in questo caso utilizzaremo apt per installare il daemon
apt-get install proftpd
Nel menu’ “ProFTPD configuration” scegliamo l’opzione “standalone”
Creiamo l’utente del sito
adduser sito1
Eseguiamo l’applicazione
vipw
Cambiamo la home dell’utente facendola puntare alla cartella htdocs del sito (quindi da /home/sito1 a /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs/) e disabilitiamo l’accesso via ssh impostando la shell da /bin/bash a /bin/false
Usciamo da vipw (digitando :wq) ed impostiamo /bin/false come shell valida per l’accesso ftp.
Si fa inserendo la riga /bin/false in /etc/shells
echo “/bin/false” >> /etc/shells
Impostiamo il corretto proprietario ai dati
cd /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/
chown sito1:sito1 htdocs -R
Finito! Adesso il nostro sito e’ aggiornabile via ftp.
Ecco la registrazione di una sessione di prova effettuata:
ftp www.tuosito.it
Connected to www.tuosito.it
220 ProFTPD 1.3.1 Server (Debian) [::ffff:XXX.251.36.131]
Name (www.tuosito.it): sito1
331 Password required for sito1
Password:
230 User sito1 logged in
Remote system type is UNIX.
Using binary mode to transfer files.
ftp> ls
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,10,87).
150 Opening ASCII mode data connection for file list
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 18 Sep 25 10:27 index.html
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 20 Sep 25 12:46 info.php
226 Transfer complete
ftp> put dummy.file.gz
local: dummy.file.gz remote: dummy.file.gz
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,18,30).
150 Opening BINARY mode data connection for dummy.file.gz
226 Transfer complete
1038 bytes sent in 0.00 secs (3607.4 kB/s)
ftp> ls
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,13,95).
150 Opening ASCII mode data connection for file list
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 1038 Sep 25 17:50 dummy.file.gz
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 18 Sep 25 10:27 index.html
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 20 Sep 25 12:46 info.php
226 Transfer complete
ftp> dele dummy.file.gz
250 DELE command successful
ftp> ls
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,16,89).
150 Opening ASCII mode data connection for file list
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 18 Sep 25 10:27 index.html
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 20 Sep 25 12:46 info.php
226 Transfer complete
ftp> quit
221 Goodbye.
-Installazione di apache2 e php
Ecco i primi comandi da eseguire
apt-get update
apt-get install apache2-mpm-prefork libapache2-mod-php5 php-pear php5-imagick php5-curl php5-gd php5-imap php5-mcrypt php5-mysql php5-xmlrpc php5-xsl
Eseguendo “ps ax” vedrete gia’ apache in esecuzione:
6163 ? Ss 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9227 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9228 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9229 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9230 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
9231 ? S 0:00 /usr/sbin/apache2 -k start
La configurazione di default crea un sito con la document root in
/var/www/
inserire in /etc/apache2/apache2.conf questo prima della riga “# Include the virtual host configurations:” (verso la fine del file)
AddType application/x-httpd-php .php
e riavviate il servizio
/etc/init.d/apache2 restart
------------------------------------------------------
aslam@aslam:~$ sudo /etc/init.d/apache2 restart
* Restarting web server apache2 apache2: Could not reliably determine the server's fully qualified domain name, using 127.0.1.1 for ServerName
... waiting apache2: Could not reliably determine the server's fully qualified domain name, using 127.0.1.1 for ServerName
To fix that problem, you need to edit the httpd.conf file. Open the terminal and type,
sudo gedit /etc/apache2/httpd.conf
By default httpd.conf file will be blank. Now, simply add the following line to the file.
ServerName localhost
Save the file and exit from gEdit.
Finally restart the server.
sudo /etc/init.d/apache2 restart
------------------------------------
Se dobbiamo ospitare un solo dominio, allora il lavoro e’ quasi terminato.
Pubblicando questo file
/var/www/info.php
con questo contenuto
Avremo modo (accedendo con un browser web all’indirizzo www.tuosito.it/info.php) di visualizzare la configurazione del php installato.
Tutte le modifiche al php dovranno essere effettuate al file /etc/php5/apache2/php.ini e dovrete riavviare il server web (/etc/init.d/apache2 restart)
Potrete passare tranquillamente alla sezione relativa all’installazione di proftpd se questa configurazione e’ adatta all’utilizzo che intendete fare del server web. Se invece desiderate ospitare piu’ di un sito allora dovrete create dei virtual host. Si possono creare di due tipi, ip based (quando ad ogni sito e’ riservato un proprio indirizzo ip) oppure name based (se sullo stesso indirizzo ip sono ospitati piu’ siti). In questo articolo vediamo come installare sullo stesso indirizzo ip piu’ di un sito. Cancelliamo la configurazione del sito di default
rm -f /etc/apache2/sites-available/*
rm -f /etc/apache2/sites-enabled/*
creiamo le cartelle che dovranno contenere i dati del sito sito (dati web e file di log)
mkdir -p /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs
mkdir -p /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs
Generiamo un file index con un messaggio di benvenuto
echo “Il mio primo sito” > /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs/index.html
accediamo nella cartella /etc/apache2/sites-available/ (qui sono contenuti i siti ospitati, anche quelli non abilitati)
cd /etc/apache2/sites-available/
creiamo il file associato al sito. chiamiamolo per esempio www.tuosito.it e scriviamo questo al suo interno
ServerName www.tuosito.it
ServerAdmin luca@tuosito.it
DocumentRoot /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs
ErrorLog /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs/error.log
LogLevel crit
CustomLog /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/logs/access.log combined
ServerSignature On
N.B. cambiare il nome del virtualhost e correggere il percorso di riferitmento dei log e della document root adattandola al vostro sito.
Adesso abilitiamolo. I siti abilitati sono quelli presenti nella cartella /etc/apache2/sites-enabled/. Dato che abbiamo gia’ creato la nostra configurazione, per abilitare il sito bastera’ creare un link simbolito da sites-enabled verso sites-available. Si fa in questo modo:
cd /etc/apache2/sites-enabled/
ln -s ../sites-available/www.tuosito.it
Riavviare apache
/etc/init.d/apache2 restart
- Procediamo con l’installazione di proftpd
Anche in questo caso utilizzaremo apt per installare il daemon
apt-get install proftpd
Nel menu’ “ProFTPD configuration” scegliamo l’opzione “standalone”
Creiamo l’utente del sito
adduser sito1
Eseguiamo l’applicazione
vipw
Cambiamo la home dell’utente facendola puntare alla cartella htdocs del sito (quindi da /home/sito1 a /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/htdocs/) e disabilitiamo l’accesso via ssh impostando la shell da /bin/bash a /bin/false
Usciamo da vipw (digitando :wq) ed impostiamo /bin/false come shell valida per l’accesso ftp.
Si fa inserendo la riga /bin/false in /etc/shells
echo “/bin/false” >> /etc/shells
Impostiamo il corretto proprietario ai dati
cd /var/www/virtual_hosts/www.tuosito.it/
chown sito1:sito1 htdocs -R
Finito! Adesso il nostro sito e’ aggiornabile via ftp.
Ecco la registrazione di una sessione di prova effettuata:
ftp www.tuosito.it
Connected to www.tuosito.it
220 ProFTPD 1.3.1 Server (Debian) [::ffff:XXX.251.36.131]
Name (www.tuosito.it): sito1
331 Password required for sito1
Password:
230 User sito1 logged in
Remote system type is UNIX.
Using binary mode to transfer files.
ftp> ls
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,10,87).
150 Opening ASCII mode data connection for file list
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 18 Sep 25 10:27 index.html
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 20 Sep 25 12:46 info.php
226 Transfer complete
ftp> put dummy.file.gz
local: dummy.file.gz remote: dummy.file.gz
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,18,30).
150 Opening BINARY mode data connection for dummy.file.gz
226 Transfer complete
1038 bytes sent in 0.00 secs (3607.4 kB/s)
ftp> ls
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,13,95).
150 Opening ASCII mode data connection for file list
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 1038 Sep 25 17:50 dummy.file.gz
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 18 Sep 25 10:27 index.html
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 20 Sep 25 12:46 info.php
226 Transfer complete
ftp> dele dummy.file.gz
250 DELE command successful
ftp> ls
227 Entering Passive Mode (XXX,251,36,131,16,89).
150 Opening ASCII mode data connection for file list
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 18 Sep 25 10:27 index.html
-rw-r–r– 1 sito1 sito1 20 Sep 25 12:46 info.php
226 Transfer complete
ftp> quit
221 Goodbye.
venerdì 29 ottobre 2010
Oracle VM cambio Ip
Procedura per cambiare l'ip ad un Oracle VM Server:
vi /etc/sysconfig/network-scripts/ifcfg-eth0
esempio
____________________________________________________
# Intel Corporation 82576 Gigabit Network Connection
DEVICE=eth0
BOOTPROTO=static
HWADDR=00:25:90:09:41:42
ONBOOT=yes
IPADDR=172.16.0.243
NETMASK=255.255.254.0
____________________________________________________
reboot
eth0 --> xenbr0
eth1 --> xenbr1
vi /etc/sysconfig/network-scripts/ifcfg-eth0
esempio
____________________________________________________
# Intel Corporation 82576 Gigabit Network Connection
DEVICE=eth0
BOOTPROTO=static
HWADDR=00:25:90:09:41:42
ONBOOT=yes
IPADDR=172.16.0.243
NETMASK=255.255.254.0
____________________________________________________
reboot
eth0 --> xenbr0
eth1 --> xenbr1
lunedì 25 ottobre 2010
Mandare una mail per conto di un gruppo su Exchange 2010
Mandare una mail per conto di un gruppo su Exchange 2010:
da Exchange 2010 PowerShell:
Set-DistributionGroup GroupName -GrantSendOnBehalfTo UserName
http://social.technet.microsoft.com/Forums/it-IT/exchangeit/thread/0782b6bb-8314-4edf-a498-40e0efda484a
da Exchange 2010 PowerShell:
Set-DistributionGroup GroupName -GrantSendOnBehalfTo UserName
http://social.technet.microsoft.com/Forums/it-IT/exchangeit/thread/0782b6bb-8314-4edf-a498-40e0efda484a
Etichette:
Exchange 2010,
gruppo di ditribuzione
venerdì 22 ottobre 2010
Sincronizzare ora debian
Vi sarà capitato spesso di vedere l’ora del vostro orologio di sistema segnare un ora non corretta, tramite il protocollo NTP potrete tenere sempre l’ora aggiornata. Vediamo come installare il servizio in Debian.
NTP, acronimo di Network Time Protocol, è un protocollo client/server utilizzato per sincronizzare gli orologi dei computer. La sua installazione e configurazione in Debian è molto facile, basta seguire alcuni semplici passi.
Potete installare il client NTP semplicemente digitando da terminale:
apt-get install ntpdate
a questo punto avete già il client funzionante, per aggiornare l’ora vi basterà eseguite il comando ntpdate seguito dal’indirizzo del server NTP scelto. Il nostro server NTP scelto come riferimento è ntp1.inrim.it ma non è obbligario usare questo. In tal caso il comando da digitare da terminale sarà:
ntpdate ntp1.inrim.it
Naturalmente utilizzato così ha poco significato il protocollo NTP, diventa veramente utile se da solo tiene la data e l’ora aggiornata. In questo caso ci viene in aiuto il demone ntp, instalabile facilmente da terminale mediante il comando:
apt-get install ntp
A questo punto il demone sarebe già utilizzabile, ma noi consigliamo di agiungere al file /etc/ntp.conf le voci:
server 3.it.pool.ntp.org
server 1.europe.pool.ntp.org
server 3.europe.pool.ntp.org
A questo punto riavviate il servizio relativo ad NTP mediante il comando:
/etc/init.d/ntp restart
E dopo pochi minuti il vostro orologio sarà sincronizzato alla perfezione!
Fonte
http://www.pettinix.org/2009/05/21/installare-e-configurare-ntp-su-debian/
NTP, acronimo di Network Time Protocol, è un protocollo client/server utilizzato per sincronizzare gli orologi dei computer. La sua installazione e configurazione in Debian è molto facile, basta seguire alcuni semplici passi.
Potete installare il client NTP semplicemente digitando da terminale:
apt-get install ntpdate
a questo punto avete già il client funzionante, per aggiornare l’ora vi basterà eseguite il comando ntpdate seguito dal’indirizzo del server NTP scelto. Il nostro server NTP scelto come riferimento è ntp1.inrim.it ma non è obbligario usare questo. In tal caso il comando da digitare da terminale sarà:
ntpdate ntp1.inrim.it
Naturalmente utilizzato così ha poco significato il protocollo NTP, diventa veramente utile se da solo tiene la data e l’ora aggiornata. In questo caso ci viene in aiuto il demone ntp, instalabile facilmente da terminale mediante il comando:
apt-get install ntp
A questo punto il demone sarebe già utilizzabile, ma noi consigliamo di agiungere al file /etc/ntp.conf le voci:
server 3.it.pool.ntp.org
server 1.europe.pool.ntp.org
server 3.europe.pool.ntp.org
A questo punto riavviate il servizio relativo ad NTP mediante il comando:
/etc/init.d/ntp restart
E dopo pochi minuti il vostro orologio sarà sincronizzato alla perfezione!
Fonte
http://www.pettinix.org/2009/05/21/installare-e-configurare-ntp-su-debian/
venerdì 8 ottobre 2010
Riavvio windows da console
Per riavviare un pc Windows da remoto, basta utilizzare:
shutdown -r -t 00
shutdown -r -t 00
giovedì 7 ottobre 2010
Aggiungere record MX con Webmin
Loggarsi in webmin:
andare in mail server
lasciare bianco il nome server
in mail server mettere l'alias tipo "mx.pec.aruba.it."
importante mettere il punto alla fine del mail server, ad esempio "mx.pec.aruba.it."
andare in mail server
lasciare bianco il nome server
in mail server mettere l'alias tipo "mx.pec.aruba.it."
importante mettere il punto alla fine del mail server, ad esempio "mx.pec.aruba.it."
sabato 2 ottobre 2010
500 internal server error wordpress aruba
Quando avete un hosting linux su Aruba e provate ad aggiornare automaticamente il vostro blog in Wordpress, molto probabilmente vi troverete nella situazione di buoi del vostro sito con l'errore 500 internal server error.
La soluzione a questo problema che sicuramente vi mette non poco ansia è la seguente:
1- aprite il vostro pannello di controllo su Aruba http://admin.aruba.it/login.aspx
2- Pannello di gestione hostinx Linux
3- Strumenti e Impostazioni
4- Riparazione Permissions
5- premete "ok"
Ora non vi resta che aspettare qualche minuto.
La soluzione a questo problema che sicuramente vi mette non poco ansia è la seguente:
1- aprite il vostro pannello di controllo su Aruba http://admin.aruba.it/login.aspx
2- Pannello di gestione hostinx Linux
3- Strumenti e Impostazioni
4- Riparazione Permissions
5- premete "ok"
Ora non vi resta che aspettare qualche minuto.
giovedì 16 settembre 2010
Video installazione Email Router per CRM
Il prossimo video, riporta un tutorial per la configurazione dell'email router in Dynamics Crm 4.0 con integrazione di Exchange.
http://video.mikelu.org/emailrouterexchange/emailrouterexchange.html
http://video.mikelu.org/emailrouterexchange/emailrouterexchange.html
mercoledì 15 settembre 2010
Cambiare la password di root si Linux
As root, changing password does not ask for your old password. Run the command:
# passwd
Enter your new root password twice. Congratulations! You now have now reset your root password. You can type reboot and press enter to restart your system.
lunedì 6 settembre 2010
Assegnare Ip statico su Debian
Per prima cosa, dobbiamo capire la rete dove è collegato il pc, quindi:
da terminale come root, digita:
hive:/home/donlimo# ifconfig
eth0 Link encap:Ethernet HWaddr 08:27:00:2f:08:a5
inet addr:192.168.1.62 Bcast:192.168.1.255 Mask:255.255.255.0
inet6 addr: fe80::a00:a7ff:fe5a:984d/64 Scope:Link
UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1
RX packets:805 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
TX packets:606 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
collisions:0 txqueuelen:1000
RX bytes:796490 (777. KiB) TX bytes:52540 (51.3 KiB)
Interrupt:11 Base address:0xd020
L’output del comando è molto chiaro. Le informazioni che ci
interessano in particolare sono tre:
- inet addr:192.168.1.62
- Bcast:192.168.1.255
- Mask:255.255.255.0
Andiamo a modificare il file di configurazione tramite :
# nano /etc/network/interfaces
# The primary network interface
auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.62
netmask 255.255.255.0
broadcast 192.168.1.255
gateway 192.168.1.1
- auto: identifica i dispositivi che vengono portati in stato di up al boot del sistema
- iface: identifica le interfacce da configurare
- inet: indica che l’interfaccia sarà collegata con una rete IPv4
- static: indica che l’indirizzo è impostato staticamente
Poi bisogna riavviare il servizio di rete:
# /etc/init.d/networking restart
e modificare eventualmente i server DNS:
# nano /etc/resolv.conf
nameserver 208.67.222.222
nameserver 208.67.220.220
nell'esempio ci sono i server open dns
venerdì 3 settembre 2010
BlackBerry Enterprise Server resettare la password di Admin
I had my local BAS Admin password stop working after installing maintenance release 1...and I recorded it when I created it so I know what it was. For those with a similar problem or those who did not set it or forgot it, here is how to fix it.
Log into the BES server itself
Open SQL administrator
Go to the BESMgmt database
Expand tables
Open the dbo.BASUsers table
If you have not created any other admin users, and chances are you did not if you are reading this, the last user listed will be the system admin user
Scroll right to the LoginPassword collumn
Paste this hash into that field - 431d615b2de61fb1 - this will change your BAS login to "berry"
Now log in with that password and go to Manage Users and click on search to populate you list
Click on the System Administrator user and select edit user
Click on the wrench to the right of the user and type in your new password, then click the green check mark tot he right
MOST IMPORTANT - click SAVE ALL at the bottom
Now you are all set to log out and back in with your new secure password
Log into the BES server itself
Open SQL administrator
Go to the BESMgmt database
Expand tables
Open the dbo.BASUsers table
If you have not created any other admin users, and chances are you did not if you are reading this, the last user listed will be the system admin user
Scroll right to the LoginPassword collumn
Paste this hash into that field - 431d615b2de61fb1 - this will change your BAS login to "berry"
Now log in with that password and go to Manage Users and click on search to populate you list
Click on the System Administrator user and select edit user
Click on the wrench to the right of the user and type in your new password, then click the green check mark tot he right
MOST IMPORTANT - click SAVE ALL at the bottom
Now you are all set to log out and back in with your new secure password
Esecuzione di comandi windows da esegui
CERTMGR.MSC - gestione certificati utente
CIADV.MSC - servizio di indicizzazione
CLICONFG - utilità di rete del client di SQL server
CLIPBRD - visualizza il contenuto degli appunti
CMSTP - programma di installazione profilo connection manager
COMP - confronta il contenuto di due file o di gruppi di file
COMPMGMT.MSC - gestione computer
CONTROL USERPASSWORDS2 - account utenti avanzato
CONTROL ADMINTOOLS - strumenti di amministrazione
CONTROL COLOR - proprietà schermo
CONTROL DESKTOP - proprietà desktop
CONTROL FOLDERS - proprietà cartella
CONTROL FONTS - cartella caratteri
CONTROL INTERNATIONAL - opzioni internazionali e della lingua
CONTROL KEYBOARD - proprietà tastiera
CONTROL MOUSE - proprietà mouse
CONTROL NETCONNECTIONS - connessioni di rete
CONTROL PRINTERS - stampanti
CONTROL TELEPHONY - opzioni modem telefono
CONTROL USERPASSWORDS - account utenti
DDESHARE - strumento per la creazione e gestione di condivisioni DDE
DCOMCNFG - servizi componenti
DFRG.MSC - strumento per la deframmentazione
DEFRAG C: -B - riorganizzazione facilitata dei files tramite Prefetching
DEVMGMT.MSC - gestione periferiche
DIALER - connessione telefonica
DISKMGMT.MSC - gestione disco
DRWTSN32 - dottor Watson
DXDIAG - diagnostica directx
EUDCEDIT - editor di caratteri personalizzati
EVENTVWR - visualizzatore eventi
FSMGMT.MSC - condivisione cartelle
GPEDIT.MSC - criteri di gruppo
HELPCTR - avvia guida in linea e supporto tecnico
HYPERTRM - avvio di hyper terminal
IEXPRESS - procedura guidata che permette di creare archivi autoestraenti e autoinstallanti
IRFTP - collegamento senza fili
JETCOMP - database compact utility
LABEL - crea cambia o elimina l'etichetta di volume di un disco
LUSRMGR.MSC - gestione utenti locali e gruppi
MMC - Microsoft Management Console
MSCONFIG - utilità configurazione Microsoft
MSINFO32 - Microsoft System Information
MSINFO32 /? - opzioni della riga di comando per Microsoft System Information
MSINFO32 /COMPUTER BIGSERVER - visualizzazione di Microsoft System Information da un computer remoto
MSINFO32 /MOSTRACATEGORIE - lista delle categorie di Microsoft System Information (in italiano)
MSINFO32 /NFO C:\NOME CARTELLA\CONFIG.NFO - creazione di un file nfo sulla configurazione del computer
MSINFO32 /PCH - cronologia del sistema da Microsoft System Information
MSINFO32 /REPORT C:\NOME CARTELLA\CONFIG.TXT - creazione di un file txt sulla configurazione del computer
MSINFO32 /REPORT C:\NOMECARTELLA\CONFLICTS.TXT /CATEGORIES +COMPONENTSPROBLEMDEVICES+RESOURCESCONFLICTS+RESOURCESFORCEDHARDWARE - creazione di un file txt sui conflitti presenti nel sistema
MSINFO32 /SHOWCATEGORIES - lista delle categorie di Microsoft System Information (in inglese)
NETSH DIAG GUI - diagnosi delle connessioni di rete
NTMSMGR.MSC - gestione archivi rimovibili
NTMSOPRQ.MSC - richiesta operatore su gestione archivi rimovibili
PERFMON - prestazioni del pc
RASPHONE - connessione di rete
REGEDIT - registro di sistema
REGEDT32 - registro di sistema
REGSVR32 /U [nome libreria] - disabilitazione di una libreria
REGSVR32 [nome libreria] - registrazione di una libreria
RTCSHARE - apre una sessione per la condivisione di applicazioni RTC
SECPOL.MSC - impostazioni di sicurezza
SERVICES.MSC - servizi del sistema
SHUTDOWN -s -t 00 - arresto sistema
SYSTEMINFO - informazioni sul sistema
SYSEDIT - apre in modifica tutti i file critici del sistema (AUTOEXEC.BAT, CONFIG.SYS, WIN.INI, SYSTEM.INI)
SNDVOL32 - controllo volume
TASKLIST - lista dei processi attivi
TASKKILL - termina i processi su macchine remote
TASKMGR - task manager windows
TCMSETUP - guida all'installazione del cliente di telefonia
TELNET - telnet
VERIFIER - utilità diagnostica dei drivers di sistema
WIAACMGR - acquisizione guidata immagini
WBEMTEST - tester di strumentazione gestione windows
WINCHAT - utility per chattare della microsoft
WINVER - mostra la versione di windows installata sul pc
%APPDATA% - apre C:\Documents and Settings\nome utente\Dati applicazioni
%SYSTEMROOT%\SYSTEM32\RESTORE\RSTRUI.EXE - avvio di ripristino configurazione di sistema
CIADV.MSC - servizio di indicizzazione
CLICONFG - utilità di rete del client di SQL server
CLIPBRD - visualizza il contenuto degli appunti
CMSTP - programma di installazione profilo connection manager
COMP - confronta il contenuto di due file o di gruppi di file
COMPMGMT.MSC - gestione computer
CONTROL USERPASSWORDS2 - account utenti avanzato
CONTROL ADMINTOOLS - strumenti di amministrazione
CONTROL COLOR - proprietà schermo
CONTROL DESKTOP - proprietà desktop
CONTROL FOLDERS - proprietà cartella
CONTROL FONTS - cartella caratteri
CONTROL INTERNATIONAL - opzioni internazionali e della lingua
CONTROL KEYBOARD - proprietà tastiera
CONTROL MOUSE - proprietà mouse
CONTROL NETCONNECTIONS - connessioni di rete
CONTROL PRINTERS - stampanti
CONTROL TELEPHONY - opzioni modem telefono
CONTROL USERPASSWORDS - account utenti
DDESHARE - strumento per la creazione e gestione di condivisioni DDE
DCOMCNFG - servizi componenti
DFRG.MSC - strumento per la deframmentazione
DEFRAG C: -B - riorganizzazione facilitata dei files tramite Prefetching
DEVMGMT.MSC - gestione periferiche
DIALER - connessione telefonica
DISKMGMT.MSC - gestione disco
DRWTSN32 - dottor Watson
DXDIAG - diagnostica directx
EUDCEDIT - editor di caratteri personalizzati
EVENTVWR - visualizzatore eventi
FSMGMT.MSC - condivisione cartelle
GPEDIT.MSC - criteri di gruppo
HELPCTR - avvia guida in linea e supporto tecnico
HYPERTRM - avvio di hyper terminal
IEXPRESS - procedura guidata che permette di creare archivi autoestraenti e autoinstallanti
IRFTP - collegamento senza fili
JETCOMP - database compact utility
LABEL - crea cambia o elimina l'etichetta di volume di un disco
LUSRMGR.MSC - gestione utenti locali e gruppi
MMC - Microsoft Management Console
MSCONFIG - utilità configurazione Microsoft
MSINFO32 - Microsoft System Information
MSINFO32 /? - opzioni della riga di comando per Microsoft System Information
MSINFO32 /COMPUTER BIGSERVER - visualizzazione di Microsoft System Information da un computer remoto
MSINFO32 /MOSTRACATEGORIE - lista delle categorie di Microsoft System Information (in italiano)
MSINFO32 /NFO C:\NOME CARTELLA\CONFIG.NFO - creazione di un file nfo sulla configurazione del computer
MSINFO32 /PCH - cronologia del sistema da Microsoft System Information
MSINFO32 /REPORT C:\NOME CARTELLA\CONFIG.TXT - creazione di un file txt sulla configurazione del computer
MSINFO32 /REPORT C:\NOMECARTELLA\CONFLICTS.TXT /CATEGORIES +COMPONENTSPROBLEMDEVICES+RESOURCESCONFLICTS+RESOURCESFORCEDHARDWARE - creazione di un file txt sui conflitti presenti nel sistema
MSINFO32 /SHOWCATEGORIES - lista delle categorie di Microsoft System Information (in inglese)
NETSH DIAG GUI - diagnosi delle connessioni di rete
NTMSMGR.MSC - gestione archivi rimovibili
NTMSOPRQ.MSC - richiesta operatore su gestione archivi rimovibili
PERFMON - prestazioni del pc
RASPHONE - connessione di rete
REGEDIT - registro di sistema
REGEDT32 - registro di sistema
REGSVR32 /U [nome libreria] - disabilitazione di una libreria
REGSVR32 [nome libreria] - registrazione di una libreria
RTCSHARE - apre una sessione per la condivisione di applicazioni RTC
SECPOL.MSC - impostazioni di sicurezza
SERVICES.MSC - servizi del sistema
SHUTDOWN -s -t 00 - arresto sistema
SYSTEMINFO - informazioni sul sistema
SYSEDIT - apre in modifica tutti i file critici del sistema (AUTOEXEC.BAT, CONFIG.SYS, WIN.INI, SYSTEM.INI)
SNDVOL32 - controllo volume
TASKLIST - lista dei processi attivi
TASKKILL - termina i processi su macchine remote
TASKMGR - task manager windows
TCMSETUP - guida all'installazione del cliente di telefonia
TELNET - telnet
VERIFIER - utilità diagnostica dei drivers di sistema
WIAACMGR - acquisizione guidata immagini
WBEMTEST - tester di strumentazione gestione windows
WINCHAT - utility per chattare della microsoft
WINVER - mostra la versione di windows installata sul pc
%APPDATA% - apre C:\Documents and Settings\nome utente\Dati applicazioni
%SYSTEMROOT%\SYSTEM32\RESTORE\RSTRUI.EXE - avvio di ripristino configurazione di sistema
Come conoscere lo spazio delle cassette postali su Exchange 2010
Per conoscere lo spazio delle cassette postali su un server Exchange 2010, basta andare in Exchange Managment Shell e digitare:
Get-MailboxStatistics -Server horo-na | sort-object totalitemsize -descending | format-table totalitemsize,displayname
verrà fuori un elenco di cassette postali in ordine di grandezza della stessa.
Get-MailboxStatistics -Server horo-na | sort-object totalitemsize -descending | format-table totalitemsize,displayname
verrà fuori un elenco di cassette postali in ordine di grandezza della stessa.
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